| La Russia di Cherchesov ormai è questa, abbia imparato a conoscerla e mi sa che non potremo aspettarci nulla di diverso. Si impegna (da quel punto di vista non gli si può imputare proprio nulla: ed è già un piccolo passo in avanti, rispetto al recente passato...), ci prova, ha i suoi buoni momenti, ma alla fine - in un modo o nell'altro - è destinata a soccombere contro nazionali di livello medio-alto. Lo abbiamo visto alla Conf Cup e in tutte queste amichevoli di preparazione al Mondiale. Contro nazionali del livello di Spagna, Brasile o Francia, anche dando il 101% e giocando delle buone gare, questa Russia almeno 3 gol li piglia sempre e comunque, perché la difesa è troppo semplice per gli avversari perforare la nostra difesa. L'unica alternativa è provare a fare un catenaccio puro, come contro l'Argentina, rinunciando però a giocare e non so quanto convenga, visto che il risultato finale poi è sempre lo stesso...
Insomma, pur non condividendo diverse fisse del C.T. (in primis la difesa 3), io non ce la faccio a bocciare totalmente la gestione-Cherchesov, però i risultati parlano chiaro e sono tutt'altro che rincuoranti.
Oggi il pelatone ha schierato dall'inizio i tre giocatori dotati di maggior talento (Dzagoev, Golovin e Alexey Miranchuk, con Erokhin davanti alla difesa) e la Russia, per diverse fasi dell'incontro, ha avuto il pallino del gioco. Dunque ha provato a giocarsela a viso aperto e senza timori referenziali, come aveva già fatto (molto bene) contro la Spagna, anche se questa volta la prestazione dei suoi è stata meno brillante.
Sui singoli: gran secondo tempo di Smolnikov, autore del perfetto cross per il momentaneo 1-2 di Smolov. Anton Miranchuk meglio del più quotato gemello Alexey. Granat sul primo gol di Mbappé ha totalmente sbagliato l'intervento (questo è quello che succede quando insisti a schierare un mancino sul centro-destra...), Lunev ha regolato il raddoppio alla stella transalpina, impossibile da tenere nell'1vs1. Zabolotniy inutile come al solito: è entrato, è stato subito ammonito e poi non ha più toccato palla. Da segnalare, infine, il debutto di Shvets, centrocampista dell'Akhmat formatosi nel Villareal, e il ritorno in nazionale di Cheryshev, entrato nel finale.
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