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| Se è vero che l'appetito vien mangiando, non vedo per quale motivo la Russia dovrebbe essere già contenta e appagata di essere arrivata fino ai quarti di finale. Alla vigilia non l'avrebbe pronosticato quasi nessuno, questo è vero, ma nel frattempo si è venuta a creare una situazione unica, pressoché irripetibile. Per la Russia è l'occasione della vita: non avrà più la possibilità di ospitare un Mondiale in casa, per giunta con un calendario certamente difficile (i Nostri partono giustamente sfavoriti contro i croati) ma non impossibile. Ora o mai più. Gli uomini di Cherchesov hanno la possibilità di scrivere la storia. Sarebbe un peccato fermarsi proprio adesso, sul più bello. Bisognerebbe vincere anche solo per mettere a tacere tutti coloro (e sono tantissimi, ahinoi) che continuano a sminuire la nazionale russa, definendola una "squadra ridicola", che "pratica l'anticalcio", "senza giocatori decenti" e quant'altro. Non so voi, ma io mi sono stufato delle ironie su Putin che dirige la Var (e vabbé) e sul sorteggio pilotato, dei continui sfottò ricevuti dal povero Akinfeev, delle allusioni (neanche tanto velate) sul doping. Tutti fattori che indicano come la Russia stia sulle palle a tutti: agli addetti ai lavori, agli opinionisti, ai tifosi, persino ai comici. E sabato sera dovrà vedersela contro una nazionale che, al contrario, sta invece simpatica a molti e gode di un hype (anche giustificato, per carità: il centrocampo della Croazia è probabilmente il migliore del Mondiale) che la Russia non ha mai avuto in tutta la sua storia. Per tutti questi motivi, il sogno deve proseguire. Non può fermarsi proprio adesso. Non ora. Вперёд Россия!
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