| La partita di qualificazione a UEFA EURO 2016 tra Montenegro e Russia è stata sospesa definitivamente al 67' minuto in seguito alle intemperanze dei tifosi Montenegrini presenti al "Gradski Stadion" di Podgorica. Neanche dopo 1' minuto nella gara del Gruppo G, il portiere della Russia, Igor Akinfeev è stato vistosamente colpito da un oggetto lanciato dai tifosi della curva del Montenegro. Successivamente è stato trasportato fuori dal campo in barella e l'arbitro ha optato per una prima sospensione dell'incontro. Il gioco è ripreso dopo un'interruzione di ben 33 minuti e il primo tempo si è chiuso a reti bianche. La ripresa è cominciata con 18 minuti di ritardo a causa di ulteriori intemperanze da parte dei tifosi Montenegrini e la partita è stata poi sospesa definitivamente al 67', subito dopo il rigore parato dal portiere del Montenegro, Vukašin Poleksić sù tiro di Roman Shirokov.
La UEFA è in attesa di ricevere le relazioni dettagliate del proprio delegato incaricato e dell'arbitro del match per aprire un procedimento disciplinare contro Montenegro.
Serata da cancellare a Podgorica. La sfida tra Montenegro e Russia è stata interrotta al 67' dopo la sospensione momentanea per il fumogeno che ha colpito Akinfeev dopo appena 22 secondi. Fabio Capello, CT della "Sbornaja", ha rilasciato una dichiarazione sù Montenegro-Russia. Ricordiamo che la partita è stata subito sospesa dopo 22 secondi, a causa di un fumogeno che ha colpito la testa e il collo del portiere Russo Igor Akinfeev. Il portiere, ricoverato poi in ospedale, ha riportato un trauma cranico con commozione cerebrale e l'ustione del collo. Il match, ripreso dopo 33 minuti, è stato sospeso definitivamente al minuto 67, quando, dopo una furiosa mischia in campo, i tifosi Montenegrini hanno lanciato in campo degli altri oggetti, tra cui due coltelli e un accendino che ha colpito in volto il difensore Russo Dmitry Kombarov. "La partita non doveva continuare affatto dopo il brutto incidente successo ad inizio gara. Tuttavia abbiamo dovuto continuare, fino a quando non è stata presa la decisione giusta. Il delegato UEFA ha il diritto di interrompere definitivamente l'incontro a sua discrezione, ma non l'arbitro. Per quanto riguarda il calcio giocato, credo che la squadra oggi abbia fatto davvero bene, abbiamo avuto diverse azioni da goal, ma non siamo riusciti a segnare, non c'è stato assegnato un rigore clamoroso e Shirokov se avesse segnato il rigore poi concesso, ci avrebbe dì certo spianato la strada per il successo. Akinfeev adesso stà un pò meglio, ma saranno i medici a dire definitivamente le reali condizioni di salute".
Branko Brnović, CT del Montenegro, ha rilasciato una breve dichiarazione dopo il "match della vergogna" disputatosi (nemmeno per intero) ieri sera a Podgorica: "Situazione difficilissima, la squadra si dissocia totalmente da quanto è accaduto sugli spalti, speriamo che la UEFA possa indagare con accuratezza sull'accaduto e prendere le decisioni giuste. Chiediamo a gran voce scusa alla Russia".
Nikolaj Tolstych, presidente della RFS (Rossijskij Futbolnyj Sojuz, Lega Calcistica Russa), ha rilasciato una breve dichiarazione dopo Montenegro-Russia. Ricordiamo che il match è stato sopeso per ben due volte, la prima dopo appena 22 secondi, dopo il lancio di un fumogeno acceso sulla testa di Akinfeev, la seconda volta al 67', sempre per "fitto" lancio di oggetti in campo, questa volta subito dopo l'inizio di una piccola ma "fomentata" mischia in campo. "I tifosi Montenegrini hanno rovinato un match interessante. Abbiamo già deciso che protesteremo con l'UEFA per quanto accaduto. Bisognava fermare il match subito, non era il caso di continuare, dopo quel che è successo al nostro Igor Akinfeev. Il delegato UEFA era con noi in tribuna, abbiamo subito acconsentito quando ha deciso di sospendere definitivamente la gara, inoltre da questo episodio, ho potuto comprendere come ci sia un clima ostile nei confronti della Russia, ovviamente non di natura sportiva".
Vitalij Mutko, Ministro dello Sport Russo, ha in seguito rilasciato una dichiarazione, affermando che la gara tra Montenegro e Russia doveva essere definitivamente sospesa, a causa dell'incidente che ha coinvolto Igor Akinfeev, colpito alla testa da un fumogeno: "Igor stà bene per fortuna, ma il match andava sospeso definitivamente sin da quell'occasione. Adesso dipende tutto dall'UEFA, aspettiamo il verdetto finale con le opportune e giuste sanzioni".
Vasilij Berezutskiy, difensore e capitano della "Sbornaja", ha rilasciato una breve dichiarazione dopo Montenegro-Russia. A Podgorica, questa sera, si è potuto assistere ad uno spettacolo altamente vergognoso: "Bisognava sospendere definitivamente il match sin da subito. Il delegato UEFA ci ha consigliato di continuare a giocare fino all'incidente successivo e così è stato. Eravamo certi che sarebbe accaduto di nuovo qualcosa. Per Akinfeev non è stato affatto facile. Aveva una grossa e vistosa macchia nera al collo, gli faceva male la mano destra e vedeva tutto annebbiato. I medici ci hanno subito tranquillizzato, dicono che adesso la sua situazione è di gran lunga migliorata. Difficile definire quali emozioni ho vissuto, non mi era mai capitato nulla di simile. Ho visto volare anche degli accendini e dei taglierini nel secondo tempo. Giusta la decisione di porre fine a questo incontro prima del 90'".
Igor Akinfeev, portiere della Nazionale Russa che dopo soli 22 secondi dal fischio d'inizio è stato vittima di un incidente (contro di lui un fumogeno acceso lanciato dagli spalti dei tifosi Montenegrini, finito in testa), è stato ricoverato all'ospedale di Podgorica. Tuttavia, nonostante l'ustione al collo e il trauma cranico riportato, il portiere farà subito ritorno a Mosca con il resto della squadra. Lo ha affermato anche Nikolaj Tolstych, presidente della RFS (Rossijskij Futbolnyj Sojuz, Lega Calcistica Russa).
Lo "spettacolo" di questa sera a Podgorica, capitale del Montenegro, è stato a dir poco "vergognoso ed irreale". Il match, sospeso dopo appena 22 secondi a causa di un fumogeno che ha colpito in testa Igor Akinfeev, portiere della nazionale Russa, non è arrivato al 90'. Sì, perchè al minuto 67', dopo il rigore sbagliato da Roman Šhirokov, si accende una mischia furibonda in campo, contornata dal lancio di oggetti di qualsiasi tipo dalle tribune dello stadio Montenegrino. L'arbitro, il Tedesco Aytekin, ha deciso quindi di sospendere definitivamente l'incontro. Con il loro comportamento, i tifosi Montenegrini hanno infranto il punto numero 1 dell'articolo 16 del regolamento UEFA, causando l'interruzione della partita. Primo punto infranto nuovamente al minuto 67' per il lancio di oggetti contundenti in campo. Il Comitato Disciplinare dell'UEFA, probabilmente, assegnerà alla Russia la vittoria a tavolino per 0-3, obbligando il Montenegro a giocare i prossimi incontri (in casa e trasferta) senza il supporto dei suoi tifosi e con la probabilità di ricevere anche dai punti di penalizzazione in classifica da -1 a -3.
Gli "sfortunati" del "match della vergogna" di Podgorica, sono proprio i due "armesty", (del CSKA Mosca), Igor Akinfeev e Alan Dzagoev. Il primo è stato colpito in testa dopo una manciata di secondi dal fischio d'inizio, da un fumogeno lanciato dai tifosi Montenegrini. Ricoverato in un ospedale della capitale del Montenegro, Akinfeev ha riportato una forte ustione al collo e un trauma cranico di non lieve entità, ma ritornerà a Mosca assieme ai compagni di squadra. Alan Dzagoev, invece, in un contrasto di gioco prima della fine del primo tempo, ha subito un piccolo infortunio alla coscia destra, che però l'ha costretto a terminare l'incontro. Ricordiamo a tutti che il match è stato sospeso per ben due volte e che la RFS (Rossijskij Futbolnyj Sojuz, Lega Calcistica Russa) ha già chiesto all'UEFA (tramite l'invio di un fascicolo), di sanzionare "pesantemente" il Montenegro per lo "spettacolo osceno" a cui tutti hanno assistito ieri sera, evidenziando un "elevato senso di indegno e disgusto".
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